Il rapporto Istat sulle aziende italiane: ecco i numeri
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Direttore: Alessandro Plateroti

Istat: “Un’azienda su tre a rischio chiusura per il coronavirus”

Il rapporto dell’Istat sulle aziende italiane: una su tre rischia la chiusura per l’emergenza coronavirus.

MILANO – Il rapporto dell’Istat sulle aziende italiane conferma l’impatto negativo del coronavirus in Italia. Una su tre rischia di chiudere per gli effetti della pandemia.

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Il rischio sembra essere molto più elevato tra le micro e le piccole imprese anche se assume rilevanza tra le medie e le grandi. Tra le principali cause di una possibile chiusura c’è il calo del fatturato, ma anche dai vincoli di liquidità, dalla contrazione della domanda e dai vincoli di approvvigionamento dal lato dell’offerta.

I dati Ocse: “In Italia disoccupazione al 12,4% entro il 2020”

I problemi evidenziati dall’Istat vengono confermati anche dall’Ocse con il suo nuovo aggiornamento sulla disoccupazione che in Italia dovrebbe raggiungere il 12,4% entro il 2020.

Mentre l’economia inizia a riaprirsi dopo il lockdown – precisa l’Organizzazione nella nota citata da RaiNews24si prevede che la disoccupazione scenderà all’11% entro la fine del 2021, ma resterà al di sopra dei livelli pre-crisi“.

Borse deboli

L’emergenza economica e la paura di un ritorno dei contagi ‘pesano’ anche sulla Borsa. In questa seconda giornata i mercati hanno registrato un rosso sia in Italia che in America e in Asia.

A livello mondiale dobbiamo segnalare una chiusura con -1,51% per il Dow Jones mentre il Nasdaq (-0,86%) e Tokyo (-0,44%) hanno avuto una perdita sicuramente minima. In Europa le peggiore è stata Londra (-1,4%). Piazza Affari è stata la migliore con al termine degli scambi un rosso dello 0,10% che ha reso la giornata quasi invariata.

In calo lo spread che ha chiuso i martedì a 163 punti base con il rendimento decennale all’1,22%. Chiusura debole anche per l’euro che passadi mano a 1,1285 dollari e 107,55 yen. Per quanto riguarda le materie prime l’oro ha avuto una crescita dello 0,7% chiudendo a 1.806 dollari l’oncia. In lieve aumento anche il petrolio: +0,1% a 40,6 dollari il Wti e +0,3% a 43,2 dollari il Brent.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 14:17

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